I pensieri di Micol riguardo al triathlon
Ricevo da Micol Brero pensieri sparsi, raccolti durante la propria vita da atleta age group. In questi anni Micol, sportivamente parlando, ha attraversato momenti difficili in seguito a qualche infortunio più o meno grave ma ha raccolto tante soddisfazioni e vinto molte sfide. Lo sport è fatto di alti e bassi, ma solo lui sa regalarti forti emozioni!!!
Perché fare tutto questo?
onde, vento, pioggia…
E noi, piccole formiche, ci muoviamo veloci
come quando è in arrivo un temporale.
Piccoli scatti rapidi… alla ricerca di quel brivido
che da la carica… e la felicità…
(dopo i campionati italiani di triathlon sprint – Lecco 2006)
Nuoto
mi muovo
mi dimeno in quel blu scuro, freddo di ghiacciaio…
E poi
caldo,
affanno
e quei monti stanno sempre lì
a guardare il tuo peregrinare…
il tuo sale della vita,
il brivido che riempe anima e corpo…
Non è vita senza…
(dopo il mio primo triathlon olimpico – Gaggiano 2007)
Una sensazione unica,
il nodo in gola è salito già
dopo tutto quel pedalare…
e poi l’ultima sfida,
combattere con quel senso di nausea
che mi ha accompagnato fin dalle prime bracciate.
Dolore,
contrazione,
recupero,
ormai ci sono…
Il sole mi segue col suo caldo abbraccio…
E alla fine ci sono, ci arrivo, sono in fondo.
Allegria, pianto, incredulità…
TUTTO in quell’attimo di vita.
(in attesa del mio primo 70.3 – elbaman)
E’ lì…
quatta quatta
Se ne sta lì…
Gira nelle vene, si insinua nei meandri del cervello
quell’idea malsana di farsi male…
di autodistruggersi
di sentire quella fatica ormai nota nelle ossa e nelle articolazioni
come se fosse una catarsi
come un rito di purificazione
come un battesimo
dopo cui non sei più te stesso
Rinasci
un altro uomo
un’altra donna…
E’ quello che voglio.
Brava Micol, sensazioni sulla pelle che entrano in noi a ” sostituire ” il sudore….
La fatica e la gara sono come una droga, solo chi le ha provate può capire appieno le tue riflessioni!!!
10 e lode