Il Mont Ventoux

Il Mont Ventoux

Il Mont Ventoux è una di quelle cime storiche legate a innumerevoli fatti sportivi e non che, prima o poi, ogni ciclistica sogna di conquistare.

Quale miglior occasione della GF Mont Ventoux per poterlo fare?

E allora, Antonello Catroppa e Simone Parisi venerdì sono partiti alla volta della località francese per conquistare la mitica e ventosa cima.

La prima testimonianza di ascesa certa a questa vetta è quella del Petrarca nel lontano 1336, a scopo mistico. Per secoli, i cantieri navali di Tolone hanno utilizzato gli alberi dei suoi pendii per la costruzione di navi. Il Tour de France lo conobbe nel 1951 quando, nella tappa da Montpellier ad Avignone, i ciclisti lo affrontarono per la prima volta. “Solo” nel 1958 il primo arrivo di tappa con una cronometro di ca 21 km vinta dal mitico Charly Gaul. Da quella volta altri 9 arrivi di tappa, compreso quello del 2000 vinto da Marco Pantani, e altri 6 passaggi.

L’ascesa è celebre per le numerose difficoltà tra le quali la lunghezza di 15 km che presenta una pendenza media del 7,7% con picchi al 20%; il calore sprigionato dall’asfalto poco scorrevole; la diminuita pressione dell’aria a causa dell’altitudine cui si accede molto rapidamente; il vento, sempre contrario, che raggiunge e spesso supera i 160 km/h. 

dmoraglia

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