Il triathlon di Recco visto da Micol

Recco vista da Micol alla quale auguro di poter continuare a trovare l’amicizia, la serenità e il piacere nello sport. ps complimenti per la gara e ora Lerici


Eh si, che non ero tanto “normale” lo si sapeva già, però tornare alle gare dopo un anno di distanza esatto (elbaman 70.3 del 2009) con una competizione come quella di Recco, è PROPRIO DA PAZZI!!! Soprattutto perché ho deciso di parteciparvi solo i primi di settembre!

Dopo l’Elba mi sono presa un periodo di pausa per ritemprare spirito e corpo. Poi, nell’inverno, mi sono innamorata dello snowboard per cui ho abbandonato gli allenamenti seri e impegnativi (anche in seguito alle cadute prese imparando a surfare sulla neve). Insomma: demotivata e con poca voglia di ritornare alla triplice, urgevano rimedi!

Come sempre l’estate porta consiglio e grazie alla complicità di un bel gruppeto di amici (in parte nuovi adepti, in parte storiche presenze della squadra) ho ricominciato timidamente ad avere voglia di GAREGGIARE!!! Peccato che ormai la maggior parte delle gare erano sfilate… quindi rimaneva la sfida per eccellenza: L’OLIMPICO DI RECCO!!!

Domenica mattina si parte… e arrivati è stato come rientrare nel mio sogno: rivedere tanti amici triathleti sparsi da tutta italia, scambiare due parole, incitarsi… è stato bellissimo!!! e quasi mi sono dimenticata delle difficoltà della gara a cui avrei partecipato poco dopo!!!

E qui la gara:

NUOTO: come sempre Recco ci riserva immense sorprese… 1.500 m in un mare, le cui onde ci spingevano all’indietro… proprio nn ci volevano in acqua!!!Detto fatto, tra un’onda e l’altra riesco a “cannare” la prima boa. Avrò fatto almeno 150 m in più per rientrare in percorso… grrrr… L’uscita dall’acqua: un’altra bell’avventura!!! Onde e risacca che ci frullavano da una parte all’altra del bagnasciuga!!! Per fortuna l’organizzazione aveva sistemato alcuni marcantoni che ci estraevano dai flutti facendoci volare fino in spiaggia!!! E qui il mitico Doc (ndr, Giuliano Monza) disse: VISTO CHE CI SEI PERCHE’ NoN MI TOGLI LA MUTA???)

BICI: sapevo a cosa andavo incontro… sapevo di non aver l’allenamento sufficiente per affrontare il percorso vario, bello e divertente… PAZIENZA! Dopo 10 km volevo morire, ringraziando ‘GENTILMENTE’ chi mi aveva convinto a gareggiare, ma poi, messo il cuore in pace, le gambe si sciolgono e la testa si resetta. I nuvoloni incombono sul percorso tutto il tempo ma per fortuna rimangono fermi e non piove!!!

CORSA: ecco, questa era la frazione che temevo di meno, alla fine i “POGGI” fatti in allenamento hanno pagato e a parte i crampi ai bicipiti femorali al 2° km di salita, ho corricchiato abbastanza decentemente!!! come dire UNA PASSEGGIATA DI SALUTE…

Dopo 4h 04′ di fatica ho tagliato il traguardo!!! Non mi sembrava vero!!!

ERO PROPRIO FELICE!!! anche perché sapevo che finalmente avrei potuto buttarmi su tutta la focaccia di recco che volevo!!! ma perché sono così golosa??? ;-)

dmoraglia

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