La Riviera Triathlon al Triathlon Sprint di Castellar

La Riviera Triathlon al Triathlon Sprint di Castellar

vialeIl 15 settembre si è svolto a Castellar il 5° Triathlon Sprint di Castellar. A renderlo unico la presenza di 2 zone cambio, una sul mare e una a Castellar dopo la frazione bici interamente in salita.

Vittoria di Montoya davanti a Bergère e sul versante femminile vittoria di Delphine Pelletier davanti a Cecilia Bremond. Percorso umido caratterizzato da pioggia e nuvole, il sole è uscito solo al momento delle premiazioni.

Della Riviera Triathlon, a farsi onore Andrea e Loris Viale, rispettivamente 8° e 10°, Luciano Pozzati 52°, Angelo Del Giudice 82° e Alessandro Martinez 98°.

dmoraglia

Un pensiero su “La Riviera Triathlon al Triathlon Sprint di Castellar

  1. Bella garetta a due passi da casa soprattutto per l’impegnativo percorso in bici. Qualche problema in sede di ritiro pettorale per via della lingua e della confusione con il pagamento dell’iscrizione ma dopo breve discussione addivengo ad un accordo con gli organizzatori e posso correre a prepararmi. Nel pacco trovo addirittura quattro numeri di gara ma nessuno di quelli a cui chiedo sa perchè (uno sulla bici, un sul sacco degli indumenti, uno sull’elastico in vita ma l’altro?) e decido di lasciarlo li. Da Castellar scendiamo, già in ritardo, in bici verso la T1 e all’entrata in zona cambio nuova discussione in francese (il mio francese!!!) con gli addetti che mi chiedono il 4° numero (ma cosa se ne fanno?). A questo punto è tardissimo e sono tra gli ultimi ad entrare (dopo di me solo i Viale che hanno avuto altro problema che nella concitazione non capisco e ultimissimo Alessandro che non ha nemmeno tempo di infilarsi la muta). Breve attesa sulla spiaggia e via. Nuoto fin troppo veloce (ma la muta non me l’ero messa meno di un minuto fa?) perdo tempo in zona cambio tra muta che non vuole uscire e bici incastrata nelle transenne (da non copiare il sistema francese di sistemazione bici) e poi si inizia a salire, salire, salire, scendere, salire, salire, salire. Da parte mia ci metto l’ennesima scivolata in bici nel tratto in discesa (tornante bagnato + asfalto viscido + incapacità conclamata del sottoscritto). Ma riparto ferito solo nell’orgoglio e, per una volta, con bici intonsa. Ancora salita, ultimi metri praticamente verticali e si entra in Castellar dalla pittoresca e tortuosa zona cambio, cerco di incastrare la bici nelle transenne alla bella e meglio e si comincia a correre ….in discesa! ….ma dura poco che subito diventa salita …e che salita. Fortunatamente è un supersprint e la corsa dura solo il tempo di dire un paio di volte “non ce la faccio più” che siamo alla boa di metà percorso e da qui fino all’arrivo la strada la conosco (e più o meno adesso dovrebbe essere discesa). Segue arrivo e quindi la parte più bella: felicitazioni, commenti, strette di mano, pezzi di torta, bevute, e …”alla prossima”. Complimenti ai due Viale sempre lì davanti a giocarsela con i migliori e anche a noi che li dietro facciamo una fatica bestia ma comunque, per ora, non molliamo.

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