Triathlon sprint di Andora: Zedda campionessa Regionale, Viale di bronzo
Il triathlon sprint di Andora è ormai un classico appuntamento di inizio stagione, la prova quest’anno valeva come prima tappa del circuito Nord Ovest e ha attratto quasi 700 partecipanti, con anche molti stranieri e molti atleti Riviera Triathlon 1992. Tra questi risultati importanti, qualche esordio e soprattutto ottime conferme anche dei più giovani accompagnati dal responsabile tecnico del settore giovanile Omar Aschero.
A livello assoluto la gara maschile è stata dominata dagli stranieri, con la vittoria dello statunitense Tommy Zaferes, seguito dall’inglese Karl Shaw e dal francese Pierre Guilhem. Primo degli italiani un ottimo Ivan Risti, 5°.
Tra gli atleti della nostra società, ottima prova per Andrea Viale, 35° assoluto al traguardo. Questo risultato gli permette di guadagnare la medaglia di bronzo del campionato regionale assoluto di Triathlon Sprint.
Buona anche la prova di Andrea De Franco, 67° assoluto. A seguire i bravi: Gaetano Trimarchi, 139°; Marco Pignone, 142°; Luciano Pozzati, 172°; Marco Novello, 225°; Marco Bruno, 246°; Egidio Reposo, 248°; Giovanni Tino Graglia, 304°; Paolo Borfiga, 342°; Cesare Russo, 347°; Marco Marsiglia, 354°; Alberto Lotti, 396°; Franco Lupi, 403°; Christian Giordano, 454°; Savio Padovan, 484°.
Tra le donne, la protagonista assoluta è stata la forte atleta francese Anne Tabarant, seguita da Veronica Signorini e Myriam Grassi.
Le nostre atlete si sono ben comportate: Federica Zedda, 17ima assoluta, vince il titolo di campionessa regionale assoluta di Triathlon Sprint e l’argento nella categoria S2; Carola Bonsignorio risulta 42ima assoluta e 3a nella categoria S1; la giovane Camilla Lotti, 49ima, al debutto sulla distanza come Marina Bianchi, 60ima assoluta; Micol Brero, 73ima.
brava Fede,menomale che non volevi andare.(ho letto ora del regionale)…..brave tutte le ragazze…
bravissimo Andrea!!!!!!!
Ribadisco quanto già detto altre volte: Andora (nonostante la temperatura dell’acqua e la frazione in bici certamente non amata dai puristi) rimane per me una bellissima festa per il triathlon. Complimenti a chi di noi si è gettato nella mischia per la prima volta affrontando oltre al trauma della prima gara anche situazioni oggettivamente non facilissime, ai nostri fuoriclasse, e ai due “vecchi” (che presuntuosamente ed ingenuamente pensavo di andare a prendere ma che mi hanno bastonato senza pietà), ed a tutto il gruppo che tra lazzi e scherzi ti rasserena l’animo e ti azzera la fatica….quasi